Decennale del Palo di Palermo 2010-2020

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      27 giugno 2020: DECENNALE DEL PALO DI PALERMO
La storia di un grande sogno a lungo inseguito

e poi trasformato in realtà

Il sogno cominciò nel 1982 quando al ritorno da Busto Arsizio, fui chiamato dal Presidente della missione di Catania di allora, Pres. Lahadern, presidente del distretto di Catania e credevo che per organizzare un Palo di Sion occorreva solo una grande fede e il desiderio. A quel tempo il distretto di Catania era composto dal Ramo di Catania, Ragusa, Messina e Siracusa, tutto qui, poco più di 200 membri attivi e nella mia ignoranze credevo che bastavano. Solo quando mi feci avanti con una proposta inaccettabile, mi fu detto che occorrevano ben 3.500 membri ed altre caratteristiche a quel tempo lontanissime.
Passarono gli anni, per l’esattezza 26, si avvicendarono altri presidenti di missione ed ero sempre li con il mio sogno nel cuore.
Nel frattempo ero andato per 2 anni con tutta la famiglia ad Atene per uno dei tanti progetti di ampliamento di raffineria.
Passavano gli anni e con pazienza dovetti aspettare sino al febbraio del 2008 quando il presidente della Missione Catania di allora ,Pres. Taranto, mi chiamò, assieme a fratello Salvatore Mannino, come consiglieri con l’obiettivo di realizzare il tanto atteso sogno: il Palo in Sicilia

Considerato che per costituire il palo dovevano necessariamente essere fusi i distretti di Catania e Palermo, avevamo pensato che la sede del futuro palo doveva essere al centro della Sicilia Le foto che vedete sono state scattate nel ristorante Garden a Pergusa (Enna), scelto come luogo centrale delle riunioni tra i santi di Catania e Palermo.

Da quel mese di febbraio 2008 siamo andati avanti senza soste per realizzare il sogno tanto atteso. 

In queste foto Presidente Taranto e sua Moglie Diana nel giardino della missione italiana di Catania.

Foto ricordo della conferenza della famiglia di Torre Artale dei distretti di Catania e Palermo del 2008

La strada era fortemente in salita

Resta inteso che per ottenere l’approvazione per costituire il Palo occorreva presentare un piano molto articolato che passava in modo preliminare attraverso la riunificazione dei Distretti di Catania e Palermo al fine di avere una popolazione di membri ed un gruppo di dirigenti del sacerdozio locale capace di governare esclusivamente con la guida dello Spirito Santo.

La prima richiesta del progetto, fatta da presidente Taranto, nella tarda primavera del 2008, fu respinta a causa delle tante difficoltà che il progetto presentava: ai santi siciliani non si riconosceva la grande fede e dedizione necessaria per governare il Palo alla maniera del Signore. Inoltre le grandi distanze geografiche tra i futuri rioni e rami costituivano una aggravante non da poco.
Presidente Taranto di fronte a questo rifiuto, circostanziato dal fatto che per gli alti dirigenti centrali non eravamo ancora pronti, non si scoraggiò e in quanto presidente di missione, con una lettera portò testimonianza che i santi siciliani erano in grado di governare un palo di Sion.
Come accadeva nella vecchia Israele, Egli perorò davanti agli apostoli la richiesta dei membri siciliani e divenne simbolicamente l’amico dello sposo, la persona capace di convincere il padre della sposa della serietà e fedeltà dall’aspirante sposo. Si, noi membri e dirigenti locali eravamo l’aspirante sposo che desiderava da decenni di andare a nozze con la “Bella Sion” qualificandosi di governare un suo Palo con un sacerdozio, fedele e obbediente al vangelo.

Passarono 4 mesi e non avevamo nessuna risposta dal quorum dei dodici. Ma qualcosa era accaduto. I primi di dicembre del 2008 il presidente dell’Area Europa, presidente Oaks, con altri dirigenti europei e mogli, fecero un giro con presidente Taranto per visitare i missionari della Sicilia. Il giorno 8 dicembre presidente Oaks chiede a presidente Taranto che prima di tornare a Francoforte era suo desiderio incontrare i santi siciliani. Il motivo per cui presidente Oaks fa questa richiesta così perentoria lo sveleranno gli eventi successivi. A questo punto presidente Taranto chiede a Salvatore Mannino e me di organizzare un caminetto a Catania. Ci mettiamo subito all’opera, chiamiamo i due presidenti di Distretto e tutti i presidenti di ramo in modo che con pulman ed auto, il maggior numero di santi potesse essere presente all’invito di presidente Oaks. Troviamo libera la nostra location preferita, l’Hotel Sheraton di Catania. Assieme a Salvatore in soli 2 giorni avevamo il compito di trasmettere molta enfasi sul caminetto, avevamo la netta sensazione spirituale che quel caminetto era collegato al tanto sognato Palo. Non sembrava ma era una prova da superare. I due presidenti di distretto ed i presidenti di ramo fecero bene la loro parte incoraggiando i membri e organizzando al meglio i viaggi. Si trattava infatti in soli 2 giorni di far partire auto e pulman da Palermo, Messina, Ragusa, Agrigento, Sciacca nel pomeriggio e poi ritornare a sera inoltrata a casa. I santi avrebbero preparato colazioni al sacco per questo viaggio intenso e breve.

Incoraggiammo tutti a partecipare e le risposte preventive erano molto buone. Il caminetto era fissato per l’11 dicembre alle ore 19,00.

La tarda mattina dell’11 dicembre presidente Taranto e presidente Oaks da Palermo, si mettono in auto per tornare a Catania. Quel giorno sulla Sicilia si abbatteva una fortissima perturbazione atmosferica con grandi piogge, temporali e mareggiate. Era un girono da lupi ed era meglio non uscir di casa. In cuor suo certamente presidente Oaks si chiedeva quanti in un giorno del genere, per giunta d’inverno e di sera sarebbe uscito di casa. Certamente si chiedeva quanti coraggiosi avrebbe sfidato le forze della natura per essere presente al caminetto.

Personalmente Salvatore io e eravamo sereni, in cuor nostro quel turbinio di acqua, vento e mare erano superabili, conoscevamo i santi ed avevamo fiducia nel loro coraggio.

Alle 19,15 presidente Oaks entra nella sala grande delle conferenze dell’Hotel Sheraton di Catania, la trova addobbata a festa per il natale ormai imminente, mentre sale sul podio degli oratori si trova davanti oltre trecento Santi siciliani. Nessun pulman era in ritardo, nessuna auto aveva avuto difficoltà per strada oltre quelle già preventivate. Da ogni ramo della Sicilia i Santi erano partiti con gioia, nessuno di loro era consapevole di ciò a cui in quel momento contribuiva. Ma in cuor suo presidente Oaks guardando la scena ha certamente pensato: Jim Toronto ha ragione, c’è molta fede qui, se in un giorno terribile come questo hanno sfidato le intemperie.  Salvatore ed io sapevamo quale forza li muoveva. L’avevamo sperimentata in tanti anni di servizio e di preghiere, ancora oggi non sappiamo dargli un nome, forse provvidenza, sappiamo soltanto che spesso percorri per l’ennesimo giorno la strada del cuore con la speranza di trovare finalmente conforto alla sofferenza.  Quando caparbiamente trovi la luce tanto sognata che ti riempie la vita per sempre e scaccia il dolore.

Prima della riunione invito i tecnici dello Sheraton a calibrare meglio il volume dell’audio, che tende sempre a non raggiungere le ultime file di sedie.
Presidente Oaks è l’unico oratore, ci sono molti bambini nelle famiglie presenti.
Accade un miracolo nel miracolo: quando presidente Oaks inizia a parlare in tutta la sala scende un silenzio luminoso, i bambini non si lamentano, gli adulti non si muovono, si sente che nell’aria c’è la grande atmosfera che solo lo spirito può portare. Presidente Oaks tocca gli argomenti centrali della restaurazione, parla della prima visione e del libro di Mormon. Tutti ascoltano in silenzio ed alla fine molti lo salutano con affetto. I santi siciliani avevano onorato l’invito del loro presidente di Area, avevano fatto onore al suo ministero, adesso potevano tornare a casa. Nel migliore dei casi avevano un’ora di strada nel peggiore 3 ore e mezzo, sarebbero arrivati abbondantemente dopo la mezzanotte di un giorno di lupi. Nessuno si rendeva conto che con la sua fede rese possibile superare la prova e quello era il giorno in cui nacque il Palo di Palermo.
Si, perchè durante la riunione, nel cuore di presidente Oaks si rafforzò la consapevolezza che poteva dire ai dodici che i santi siciliani avevano abbastanza fede e in abbondanza lo spirito di sacrificio necessario per governare un palo di Sion.

Prima é meglio riportare alcuni pensieri di presidente Nelson in mero al carattere dei discepoli. “Quando cercate il potere del Signore nella vostra vita con la stessa intensità con cui una persona che sta annegando e boccheggiando cerca di respirare, il potere di Gesù Cristo è vostro. Quando il Salvatore sa che volete davvero protendervi verso di Lui — quando può sentire che il più grande desiderio del vostro cuore è di richiamare il Suo potere nella vostra vita — lo Spirito Santo vi guida a sapere esattamente che cosa dovete fare. Quando vi sforzerete spiritualmente più di quanto abbiate mai fatto prima, il Suo potere fluirà in voi. E allora comprenderete il profondo significato delle parole che cantiamo nell’inno “Lo Spirito arde”: 
Iddio illumina il cuore dei santi. Il Suo potere si espande in terra e cade il velo di chi crederà.

Alla fine della riunione presidente Oaks chiede a Presidente Taranto di fare una breve riunione ristretta con i due presidenti di distretto e con i suoi consiglieri. Ci accomodiamo in una sala e presidente Oaks chiede ai presenti: “Perché volete fare un Palo?”. Tocca a me rispondere per primo e di slancio rispondo “Perché ci volgiamo sposare!”. Sentita la traduzione, Presidente Oaks chiede cosa significa questa risposta, ma la moglie mi sorride, lei capì subito! Spiegammo che desideravamo avere la pienezza di Sion in Sicilia e che eravamo pronti al matrimonio!

Qui accade qualcosa che Salvatore ed Io avevamo sperato ma non osavamo toccare per paura di svegliarci.

Presidente Oaks chiede a Presidente Taranto con la serenità e la fermezza di uno che sa quali sono i suoi obiettivi, di rifare la richiesta di unificazione dei distretti, in preparazione per il futuro Palo. Precisa di aspettare sino alla fine di gennaio 2009 in modo da avere il rapporto dei fedeli del 2008 dei due distretti siciliani. In modo particolare lo invita a spedire la richiesta direttamente a Lui, che a sua volta l’avrebbe presentata ai dodici ed alla prima presidenza.

Quando vi chiedete come è nato il Palo di Palermo, quale forza è stata determinante per costituirlo, spero di aver dato abbastanza elementi per dire senza dubbio che è stato l’11 dicembre del 2008, quando tramite la fede di poco più di trecento Santi siciliani, come dicono i principi eterni del sacerdozio, essi, solo con la loro fede, hanno preceduto il miracolo. Salvatore ed io siamo stati sempre consapevoli che quella sera la fede dei presenti fu determinante e precedette il miracolo tanto atteso. Dopo iniziò un’opera capillare di unificazione che portò alla costituzione del palo in meno di 18 mesi.

Sion è la pura di cuore, sottolineo, Sion è un gruppo vasto di persone che vivono e applicano il vangelo, non è un dirigente, non è una famiglia, Sion è un gruppo di Santi determinati e fedeli, senza questo gruppo Sion non può essere stabilita. Onore ai santi siciliani.

A fine marzo del 2009, appena quattro mesi dopo, come promesso dal presidente dell’Area, arrivò dai dodici l’autorizzazione a costituire il “Distretto di Palermo” (nome del capoluogo siciliano). A

A fine aprile del 2009, fu organizzato il grande Distretto di Palermo. Quello che accadde dopo era su una strada in discesa. A febbraio del 2010 fu fatta la richiesta per istituire il palo di Palermo, a metà giugno il presidente dell’Area Europa, Kopiscke, vene in Sicilia per organizzare il Palo di Palermo.

A questo punto il disegno è chiaro: il palo di Palermo é stato organizzato per la fede dei santi siciliani, non ci sono stati grandi dirigenti che hanno superato le difficoltà e permesso l’organizzazione del palo di Palermo, ci sono “voluti” semplicemente 300 fedeli che hanno testimoniato che il popolo siciliano era “pronto”. Onore ai 300, la loro fede ha vinto sugli errori e sui pregiudizi.

Nella Conferenza Generale 1-2 Aprile 2017, Presidente Russell M. Nelson, a detto:

I veri discepoli di Gesù Cristo sono disposti a distinguersi, a farsi sentire e a essere differenti dalle persone del mondo. Sono impavidi, devoti e coraggiosi. Diventare dei discepoli così forti non è né facile né automatico. La nostra determinazione deve essere saldamente ancorata al Salvatore e al Suo vangelo. Cercare di guardare a Lui in ogni pensiero è mentalmente impegnativo. Quando lo facciamo, però, i nostri dubbi e le nostre paure svaniscono.

SI APRE UNA NUOVA STORIA

Le foto che vedete da adesso in avanti raccontano la storia cosa é accaduto dopo l’11 dicembre 2008 a Catania

Riunione di preparazione del sacerdozio dei distretti di Catania e Palermo alla vigilia della riunione dei 2 distretti

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Riunione dei GANS del nuovo distretto di Palermo

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Conferenza del Distretto di Palermo Novembre 2009: da Sinistra S. Mannino, R. Virgillito, E. Nudo, presidente G.  Caussé e presidente Taranto

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Seconda conferenza del Distretto di Palermo con Presidente G. Caussé autorità dell’Area in visita

In queste foto vedete una piccola carrellata di alcuni dei grandi pionieri che hanno gettato le fondamenta del palo, ovviamente non sono tutti, ma rappresentano esempi di fede e di missionari straordinari

                                               Famiglia  Boscia, qui vedete 3 missionari a tempo pieno con i genitori                                                                   

Qui vedete 3 generazioni di Sacerdozio di Melchisek Famiglia Mannino

Qui vedete 3 generazioni di Sacerdozio di Melchsedek e 3 Missionari Famiglia Battezzato

Famiglia Simoncini, 3 generazioni di sacerdozio di Melkisedek, 6 Missionari a tempo pieno. Non sono tutti presenti
(mancano Ether e Melania), qui vediamo Alessia e Luca, Papà e mamma Umberto e Betty, tra me a mia moglie

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Conferenza del sacerdozio a Pergusa Enna, 4 mesi prima del palo

Foto ricordo della conferenza della famiglia di Torre Artale e annuncio della conferenza di costituzione del Palo di Palermo

Presidente Taranto e la moglie Diana (Io e Salvatore lo abbiamo soprannominato “L’amico dello sposo“)

A partire da queste immagini rivediamo alcune foto storiche della conferenza di costituzione del Palo di Palermo

Qui sono presenti persone specialiPresidente Larcher che ha aperto la missione di Catania, Presidente Gambarotto che è venuto a farci visita dall’Argentina, Presidente dell’area Kopiscke, Presidenti di palo Botta, Bellomo, Presidente dalla Missione di Catania Caruso assieme ad altri amati membri. Manca Presidente Taranto il più prezioso. 

Qui vedete la prima presidenza al completo del Palo di Palermo, rigorosamente con le mogli o fidanzate (Salvatore Mannino)
La sorella Simoncini é con la figlioletta che ora é una splendida giovane donna.
Da sinistra verso destra: fratello Turrisi (archivista), Errnesto Nudo (presidente del palo), Presidente Kopiske (presidente dell’area Europa), Francesco Mannino (2° consigliere), Massimo Sorrentino (1° consigliere), Salvatore Mannino (segretario esecutivo).

Questa é una foto più istituzionale, solo la presidenza del Palo di Palermo con pres. Kopiske

Come si presentava il salone del San Paolo Palace Hotel di Palermo ala conferenza di costituzione del Palo.

Il coro

In questa foto da sinistra  Ernesto Nudo, W. Kopiske, G. Caussé (ora Vescovo presidente), A. Gessati e A. Dini Ciacci (ora settanta di area)

   

Presidente Caruso e la moglie Agnese                                      Presidente Larcher e la moglie Mariuccia

Presidenti di palo in visita Bellomo e Botta. Nella foto accanto, oltre la coppia Caruso, Pres. Caussè e Pres. di palo Dal Zotto.

Adesso é giusto inserire un pò di foto dei missionari della casa della Missione di Catania, luogo sacro in cui ci prendevamo cura degli affari della missione.

 

Ancora un grazie a presidente Taranto, Lui é l’amico dello sposo, ovvero la persona che nella tradizione ebraica, garantisce al padre della sposa che può affidare la figlia al “giovane” che é pronto a prendersi cura di lei. 

Noi “siciliani” avevamo bisogno di un “Amico” e di molti “discepoli fedeli”, per costituite il tanto amato e desiderato palo di Palermo.
Jim é il nostro amico, specialmente Salvatore ed io abbiamo questa sensazione spirituale che va oltre ogni comprensione, entrambi siamo grati a lui e sua moglie Diana e ancor di più siamo consapevoli che senza la fede dei 300 questo sogno tanto sognato non si sarebbe mai avverato. 

Nella conferenza del Palo di Palermo dell’8 novembre 2020 l’attuale presidente del Palo di Palermo Francesco Lanza ha permesso la commemorazione del decennale, il sogno adesso è una realtà che continua in mani salde e spirituali.

L’attuale presidenza del palo di Palermo in visita al tempio di Roma.
Da sinistra: Luca Dimartino (1° cons.), Francesco Lanza (presidente del Palo), Salvatore Aloisio (2° cons.)


La nuova presidenza del palo di Palermo al tempio di Roma con le rispettive famiglie assieme al presidente di palo uscente con la moglie Elita.

Porto testimonianza che il Palo di Palermo è nato nel rispetto alle leggi del cielo, per istituire Sion occorre un popolo, non è sufficiente un gruppo di dirigenti. Sion è piantata nel cuore dei suoi membri, tutti si sforzano di essere puri di cuore. Dobbiamo tenere alta questa visione e mantenerla per sempre.

La fede in Gesù Cristo, la ricerca della guida divina, il desiderio di prendere decisioni alla maniera del Signore, lo spirito di sacrificio, di servizio e l’obbedienza ai comandamenti, sono piantati nel cuore di ogni cittadino di Sion, sono il pavimento stesso delle sue mura. Sono l’aria che si respira a Sion.

Porto testimonianza che Gesù Cristo guida la chiesa e che presidente Nelson è il Suo profeta oggi, Egli non è soltanto il profeta vivente sulla chiesa, è anche il profeta delle nazioni, sta lavorando con i dodici per aprire al Vangelo di Gesù Cristo le porte delle ultime nazioni.

fratello Ernesto Nudo

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