La prima visione di Joseph Smith

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Questa primavera ricorre il secondo centenario della prima visione di Joseph Smith

L’evento che ha cambiato la storia del mondo ed ha introdotto le meraviglie di cui godiamo, tutte realizzate tra il 1800 e l’inizio del terzo millennio

La prima visione del giovane Joseph Smith è uno degli eventi più importanti dell’epoca in cui viviamo, forse quello che ha innestato la più grande rivoluzione pacifica del nostro tempo. Senza alcun dubbio la prima visione, nella quale il giovane Joseph Smith vide e parlò con il Padre Eterno e suo figlio Gesù Cristo è l’origine delle meraviglie conquistate, o meglio, ricevute dall’umanità fin dagli albori di Adamo.
La chiesa di Gesù Cristo dei santi degli Ultimi Giorni, fa un chiaro resoconto di questo grande evento. Joseph Smith scrisse che Dio Padre e Gesù Cristo gli apparvero in un bosco nelle vicinanze della casa dei suoi genitori, nella parte occidentale dello Stato di New York, quando aveva circa quattordici anni. Preoccupato per i suoi peccati e incerto sul sentiero spirituale da seguire, Joseph cercò una guida partecipando a riunioni, leggendo le Scritture e pregando. In risposta, ricevette una manifestazione celeste.

 

Liahona, Febbraio 2020 pagina n° 12
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

 

Joseph raccontò e documentò la Prima Visione, nome con cui divenne nota, in molte occasioni; scrisse o incaricò scrivani di scrivere quattro diversi racconti della visione.
Joseph Smith pubblicò due racconti della Prima Visione nel corso della sua vita. Il primo di questi, noto oggi come Joseph Smith — Storia, fu accettato come Scrittura in Perla di Gran Prezzo e divenne il racconto meglio conosciuto e che riporto nei contenuti salienti.

Estratti da “Joseph Smith storia”, edito da Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

7 Io ero a quel tempo (1820), nel mio quindicesimo anno. La famiglia di mio padre si convertì alla fede presbiteriana, e quattro di essi si unirono a quella chiesa, cioè mia madre Lucy, i miei fratelli Hyrum e Samuel Harrison e mia sorella Sophronia.
8 Durante questo periodo di grande fermento, la mia mente fu stimolata a serie riflessioni e ad una grande inquietudine; ma, sebbene i miei sentimenti fossero profondi, e spesso pungenti, mi tenni tuttavia in disparte da tutti questi gruppi, sebbene partecipassi alle loro numerose riunioni ogni volta che l’occasione lo permetteva; coll’andar del tempo, la mia mente si fece alquanto favorevole verso la setta metodista, e sentii un certo desiderio di unirmi a loro; ma così grandi erano la confusione e i conflitti fra le diverse confessioni, che era impossibile per una persona giovane come ero io, e così inesperta di uomini e di cose, giungere ad una qualche sicura conclusione su chi avesse ragione e chi avesse torto.
10 In mezzo a questa guerra di parole e a questo tumulto di opinioni, io mi dicevo spesso: Cosa devo fare? Quale di tutti questi gruppi ha ragione? O hanno tutti torto? E se uno di loro ha ragione, qual è, e come posso saperlo?
11 Mentre ero travagliato dalle estreme difficoltà causate dalle controversie di questi gruppi religiosi, stavo un giorno leggendo l’Epistola di Giacomo, primo capitolo, quinto versetto, che dice: Che se qualcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata.

 

ArtBook: Joseph Smith giovane legge la Bibbia.
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

 

12 Giammai alcun passo delle scritture venne con più potenza nel cuore di un uomo di quanto questo fece allora nel mio. Sembrava entrare con grande forza in ogni sentimento del mio cuore. Vi riflettevo continuamente, sapendo che se qualcuno aveva bisogno di sapienza da Dio, ero io; poiché non sapevo come agire, e a meno che avessi potuto ottenere maggior sapienza di quanta ne avessi allora, non lo avrei mai saputo; poiché gli insegnanti di religione delle diverse sette comprendevano gli stessi passi delle scritture in modo così differente da distruggere ogni fiducia di appianare la questione mediante un appello alla Bibbia.
13 Alla fine giunsi alla conclusione che dovevo o rimanere nelle tenebre e nella confusione o altrimenti dovevo fare come indica Giacomo, cioè chiedere a Dio. Alla fine giunsi alla determinazione di “chiedere a Dio”, concludendo che se Egli dava la sapienza a coloro che mancavano di sapienza, e avrebbe dato liberalmente e senza rinfacciare, potevo tentare.
14 Così, in accordo con questa mia determinazione di chiedere a Dio, mi ritirai nei boschi per fare il tentativo. Era il mattino di una bella giornata serena all’inizio della primavera del 1820. Era la prima volta in vita mia che facevo un simile tentativo, poiché, in mezzo a tutte le mie ansietà, non avevo mai provato fino ad allora a pregare ad alta voce.
15 Dopo che mi fui ritirato nel luogo dove avevo precedentemente deciso di andare, essendomi guardato attorno e trovandomi solo, mi inginocchiai e cominciai ad offrire i desideri del mio cuore a Dio. Lo avevo appena fatto, quando fui immediatamente afferrato da un qualche potere che mi sopraffece completamente, ed ebbe su di me un effetto così sorprendente da legare la mia lingua, cosicché non potevo più parlare. Fitte tenebre si addensarono attorno a me, e mi sembrò per un momento che fossi condannato ad una improvvisa distruzione.

 

Liahona, Febbraio 2020 pagina di copertina
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

 

16 Ma, esercitando ogni mio potere per invocare Dio di liberarmi dal potere di quel nemico che mi aveva afferrato, e nel momento stesso in cui ero pronto a sprofondare nella disperazione e ad abbandonarmi alla distruzione — non ad una rovina immaginaria, ma al potere di qualche essere reale del mondo invisibile, che aveva un potere così prodigioso come mai prima lo avevo sentito in nessun essere — proprio in quel momento di grande allarme, vidi esattamente sopra la mia testa una colonna di luce più brillante del sole, che discese gradualmente fino a che cadde su di me.
17 Era appena apparsa, che mi trovai liberato dal nemico che mi teneva legato. Quando la luce stette su di me, io avidi due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di me nell’aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome, e disse indicando l’altro: Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!
18 Il mio scopo, nell’andare a chiedere al Signore, era di sapere quale di tutte le sette fosse quella giusta, per poter sapere a quale unirmi. Perciò, non appena ebbi preso possesso di me stesso così da essere in grado di parlare, chiesi ai Personaggi che stavano sopra di me nella luce quale di tutte le sette fosse quella giusta (poiché a quel tempo non mi era ancora entrato in cuore che fossero tutte in errore) e a quale dovessi unirmi.
19 Mi fu risposto che non dovevo unirmi a nessuna di esse, poiché erano tutte nell’errore; e il Personaggio che si rivolse a me disse che tutti i loro credi erano un’abominazione al suo cospetto, che quelli che così professavano erano tutti corrotti, che “si avvicinano a me con le labbra ma il loro cuore è distante da me; essi insegnano come dottrina i comandamenti degli uomini e hanno una forma di religiosità, ma ne rinnegano la potenza”.
20 Mi proibì nuovamente di unirmi ad alcuna di esse, e molte altre cose mi disse che non posso scrivere in questo momento. Quando tornai in me stesso mi trovai steso sulla schiena, a guardare il cielo. Quando la luce se ne fu andata, non avevo più forze; ma riavutomi presto in una certa misura, andai a casa.

 

Liahona, Febbraio 2020 pagina n° 15. Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

 

E mentre mi appoggiavo al camino, mia madre mi chiese che cosa avessi. Risposi: “Non preoccuparti; va tutto bene; sto abbastanza bene”. Dissi poi a mia madre: “Ho appreso da me stesso che il presbiterianesimo non è giusto”. Sembra che l’avversario fosse consapevole fin dai primi anni della mia vita che ero destinato a dimostrarmi di turbamento e di molestia per il suo regno; altrimenti, perché i poteri delle tenebre si sarebbero uniti contro di me? Perché quell’opposizione e quella persecuzione che sorsero contro di me quasi nella mia infanzia?
21 Alcuni giorni dopo aver avuto questa visione, mi accadde di essere in compagnia di uno dei predicatori metodisti, che era molto attivo nel precitato fermento religioso; e conversando con lui sull’argomento della religione, colsi l’occasione per fargli un racconto della visione che avevo avuto. Fui grandemente sorpreso del suo comportamento; egli trattò le mie affermazioni non solo con leggerezza, ma con grande disprezzo, dicendo che veniva tutto dal diavolo, che ai nostri giorni non c’erano più cose come visioni o rivelazioni, che tutte queste cose erano cessate con gli apostoli, e che non ve ne sarebbero mai più state.

22 Mi accorsi ben presto, comunque, che nel narrare la mia storia avevo destato una gran quantità di pregiudizi contro di me fra coloro che si professavano religiosi, e ciò fu causa di grande persecuzione, che continuò ad aumentare; e sebbene fossi un oscuro ragazzo di appena quattordici o quindici anni, e le mie condizioni di vita fossero tali da rendermi un ragazzo senza importanza nel mondo, tuttavia uomini di elevata posizione mi prestavano attenzione abbastanza da incitare contro di me l’opinione pubblica e da creare un’aspra persecuzione; e ciò era comune a tutte le sette: tutte unite nel perseguitarmi.

Nella primavera del 1820, anno in cui accadde questo eccezionale evento divino, la civiltà dell’uomo aveva appena appena mosso primi passi di seguito illustrati ai quali ne seguirono altri molto più strabilianti, tali da far passare oggi, come archeologia, le seguenti sensazionali scoperte:

1804. Costruzione della prima locomotiva a vapore in una miniera Pennydarren nel Galles
1825. Prima linea ferrata, la Stockton & Darlington Railway inaugurata nel Regno Unito
1920. Tra il 1920 ed il 1930 nacquero i primi collegamenti regolari per via aerea destinati ai passeggeri: la società tedesca Deutsche Luft-Reederei compì il primo volo passeggeri dell’era postbellica il 5 febbraio 1919, seguita appena tre giorni dopo dal primo collegamento Parigi-Londra dei francesi della Farman.
1924. Il 30 maggio 1924 Marconi realizza la prima trasmissione della voce umana fra Poldhu, in Inghilterra, e Sydney, in Australia. Il 6 ottobre 1924 alle 21, Ines Viviani Donarelli annuncia la messa in onda della prima trasmissione radiofonica in Italia per l’Unione radiofonica italiana
1860. Nel 1860 Johann Philipp Reis presentò una macchina per la trasmissione elettronica di suoni musicali tramite una barretta vibrante sotto l’influenza di un campo elettromagnetico. L’invenzione fu chiamata telefono di Reis.
1892. Nel luglio del 1892, dalla centrale idroelettrica situata nel “Santuario di Ercole Vincitore” a Tivoli, si sperimentò per la prima volta nel mondo la trasmissione a distanza di corrente elettrica alternata, che fu inviata a Roma, dove una centralina situata a Porta Pia provvedeva a distribuirla agli impianti di illuminazione pubblica allora predisposti in città.

Ai tempi della prima visione le persone viaggiavano con corriere trainate da cavalli e barche a vela.
Non c’era corrente elettrica, non c’erano telefoni, non c’era la radio, c’erano appena le prime macchine a vapore. Eravamo un poco più su dell’età del ferro.
Eppure uomini di grande ingegno avevano calcato la terra in tutte le epoche passate.
Di fronte a queste meraviglie una domanda nasce spontanea e al volo:
Perché a solo partire del 1800, ovvero circa 5.500 anni da quando si hanno tracce della prime civiltà, la storia dell’umanità ha sfornato meraviglie su meraviglie?

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